Come cambiano gli stili di vita e di consumo nell’era dei dispositivi mobili
Internet ha rivoluzionato le nostre abitudini cambiando profondamente il modo in cui cerchiamo informazioni, scegliamo come intrattenerci o semplicemente vogliamo saperne di più su luoghi o attività.
In Italia il 60% della popolazione è attiva su internet e le ricerche online effettuate da dispositivi mobili hanno superato per quantità quelle da computer.
Nel mondo del marketing digitale si parla di micro momenti, una definizione che nasce dalle nuove modalità che abbiamo di usufruire e cercare informazioni. In un epoca dove la conoscenza è ovunque a portata di click nei nostri smartphone, siamo diventati sempre più esigenti, vogliamo avere risposte rapide, puntuali ed esaurienti ai nostri problemi o alle nostre curiosità. Un uso che cambia l’immaginario della classica situazione in cui navighiamo seduti magari davanti al computer di casa con un bel thè fumante ad accompagnarci.
Oggi ogni momento è buono: in coda alla cassa, facendo la spesa, in sala d’attesa, mentre viaggiamo o mentre siamo alla TV, quando assistiamo ad eventi ecc.
Servizi in tempo reale
Tutto ciò porta a un profondo ripensamento delle dinamiche che fino ad oggi ci relazionavano con prodotti, servizi e in genere con le logiche di acquisto. Il futuro andrà sempre di più verso un’offerta di servizi in tempo reale, nel momento in cui vengono richiesti, anche in settori che fino ad oggi non sospettavamo, proprio perché con le ricerche da dispositivi mobili sempre più numerose, la tendenza si sta consolidando.
Google gli ha definiti i momenti “i want to…” dove digitiamo direttamente sul motore di ricerca le nostre domande nel momento in cui ne abbiamo effettivamente bisogno e otteniamo come risposta una serie di scelte che derivano da complesse elaborazioni dello stesso motore di ricerca, che incrocia dati su posizione, cronologie, abitudini e molto altro, per cercare di darci risposte il più pertinenti possibili.
Attività e aziende che vogliono apparire nei “momenti che contano”, con i loro prodotti e servizi o informazioni dovranno inserirsi in questi attimi fondamentali, in cui l’utente effettua la ricerca e si aspetta risposte. Una sfida che inizia oggi e vedrà nei prossimi anni un promettente sviluppo.
Più dati, nuove possibilità
Iper connessione vuole dire anche una grandissima produzione di nuovi dati, da macchine e dispositivi automatici come le app che utilizziamo o dai contenuti condivisi nei social network quotidianamente ( in Italia sono 28 milioni gli account attivi sui social network).
Un mare di nuove informazioni e possibilità da sfruttare, più facili e più accessibili anche grazie allo sviluppo di tecnologie open source per immagazzinare e trattare grandi volumi di dati senza dover disporre di budget elevati.
Sta poi alla capacità delle aziende integrare le competenze mancanti per sfruttare e applicare quelle informazioni chiave presenti nei dati, migliorando così la propria offerta.